31 marzo 2009

DIRE DI NO A GOOGLE ADSENSE AUMENTA SICURAMENTE LA PROPRIA AUTOSTIMA

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No, grazie.
La mia fronte non è ancora così tanto spaziosa e la mia panza conta meno atmosfere.

23 marzo 2009

COMPRATEGLI DEI MOBILI "METODO MONTESSORI"

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Quasi in concomitanza con l'inammissibilità del tetto agli stipendi dei manager, nascono le emoticons di Brunetta! Ora potremo mandare a casa i fannulloni pubblici con un XD. La prossima mossa sarà mettere i dipendenti al televoto.

20 marzo 2009

EMERGENZA FIGURINEPUZZOLLENTI

Mio cuggino mi ha detto che nelle Sgorbion's ci mettono laddroga e una volta le ha annusate troppo ed è stato malissimo. Lo hanno portato all'ospedale con l'elicottero solo che il pilota si è sentito male per la puzza delle Sgorbion's e allora mio cuggino con un pugno lo ha buttato di sotto e ha guidato lui. Quando sono arrivati è morto.

19 marzo 2009

18 marzo 2009

BRAVO, HAI VINTO UN AIDS!

Papa:"L'aids non si vince coi preservativi!"
Ue:"Stronzo!"
Papa:"Al limite lo puoi vincere coi bollini della Esso."
Ue:"No, fottiti!"

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17 marzo 2009

EMERGENZA CANIRANDAGGI

Sicuramente il DNA li scagionerà, ma fino a quel giorno rimandiamoli al loro paese!
Boicottiamo i canirandaggi extra-comunitari, adottate solo cani italiani come il pastore maremmano o il mastino napoletano.

16 marzo 2009

CHRIS BROWN, SUBITO NELLA QUARTIERI GRITTY RECORDS



Dai oh, mi spiegate che senso ha creare un gioco inerattivo su Youtube in cui ad ogni azione corrisponde un nuovo video?
Se vivete sulla Luna pare che qualche mese fa Chris Brown abbia pestato la sua donna (Rhianna), capo.

13 marzo 2009

VARIAZIONI SUL TEMA

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IL SOLE 24 ORE

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LA STAMPA

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IL CORRIERE

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IL GAZZETTINO

11 marzo 2009

WORD TI SCOVA, WORD TI SGAMA

Copio e incollo

Caro Vittorio,
L’On. Carlucci, nei giorni scorsi, ha finalmente, pubblicato in Rete la
sua ultima iniziativa legislativa: una proposta di legge intitolata
“Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri”.
La notizia potrebbe finire qui con un invito a leggere il testo della
proposta ed un solo commento: dopo l’emendamento D’Alia e il ddl
Barbareschi, si tratta di un ennesimo attacco alla Rete.
Ma, in questo caso, c’è di più perché l’On. Carlucci prima di pubblicare
la proposta sul suo blog ha avvertito l’esigenza di replicare alle
critiche diffusesi in Rete all’indomani delle prime indiscrezioni sulla
proposta medesima e nel farlo ha sottolineato con forza e passione che
la propria iniziativa affonda le radici nell’esigenza di difendere i
nostri bambini dal fenomeno della pedofilia on-line.
Come non plaudire a tali buone intenzioni?
Peccato solo che leggendo il testo della proposta e la relazione di
accompagnamento non si trovi nessuna traccia della volontà di reprimere
il fenomeno della pedofilia online – in relazione al quale, per inciso,
il nostro Paese è dotato di un efficace sistema di strumenti
giuridico-operativi – ma, piuttosto, la solita preoccupazione per la
tutela degli interessi dell’industria audiovisiva contro il fenomeno
della pirateria online.
Malignità gratuite potrebbe dire qualcuno.
Niente affatto perché nel commentare la proposta di legge Carlucci,
guardando nelle proprietà del file .doc pubblicato dall’Onorevole sul
proprio sito mi sono accorto che il documento è stato redatto
utilizzando un software intestato a Davide Rossi, Presidente della Univideo.
Se un’iniziativa legislativa viene presentata dall’On. Carlucci – già
protagonista della conversione in legge del famigerato decreto Urbani
anti P2P – è scritta dal Presidente della principale associazione di
categoria dell’industria audiovisiva e ha il profumo
dell’antipirateria…è lecito almeno dubitare che la reale intenzione
fosse difendere i bambini dalla pedofilia online.

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9 marzo 2009

HO VISTO WATCHMEN

Da buon nerd o geek, mai capita la differenza, stavo arruolato nella schiera di quelli pronti a sbeffeggiare il film con aria saccente ad ogni singolo fotogramma con uscite del tipo "AHAHAH voi merde che non avete letto il capolavoro di Alan Moore, godetevi pure sta minchiata di film! AHAHAH" (detto con la bocca piena di Pop-Corn, comprato per poterlo lanciare contro lo schermo) .
Devo dire che c'erano tutte le premesse, tipo: il rissone iniziale tra Ozymandias e il Comico, il tutto a base di 300esco rallenty, "Ecco perchè il film durerà 2 ore e 45 minuti", pensavo.
Ah, a proposito di Ozymandias...

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Oltre alla discutibile scelta di alcuni attori, il marketing puntava sul lato super-eroistico della storia; insomma Watchmen aveva tutte le carte in regola per essere una cagata e la mia testa stava per andare nei più classici dei Maniòmio©.
Invece tutto sommato il film non è male, fedele alla graphic novel per più del 90%.
Quindi sulla storia nulla da dire perchè a parte nel finale non c'è alcuno stravolgimento di trama. Cambiamento comunque necessario, per non complicare ulteriormente le vicende, che già per un singolo film sono parecchio pesanti.
Molto piacevole il montaggio iniziale che racconta parallelamente la storia degli States (secondo l'universo Watchmen) e la parabola dei super-eroi, dal periodo di massima notorietà fino al decreto Keene.
Ci sono delle chicche niente male ed un'ottima cura nei dettagli.
Ottima colonna sonora.
Insomma vedetelo, se avete voglia magari prima leggetelo.

Voto 7 1/2

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5 marzo 2009

"LA SAMPDORIA NON HA CREATO NIENTE"

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Invece la Inter ha dato lezioni di lap-dance

CON AFFETTO, EMILIO

«Della famiglia Englaro ne ho piene la scatole, della povera Eluana conservo un ricordo triste e pieno di solidarietà ma della sua famiglia vorrei tanto non sentirne più parlare. Forse è la famiglia Englaro che dovrebbe risarcire gran parte dell'opinione pubblica, dopo che con la morte di Eluana ha recato offesa alla vita».

Con affetto, Emilio Fede.

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Link

4 marzo 2009

PER CERTI DNA INCOMPATIBILI CI VORREBBE LA PENA DI MORTE!!!!!

Sono tutti negativi gli esami sui reperti trovati nel parco della Caffarella, a Roma, dopo lo stupro di San Valentino. Sul tavolo del pubblico ministero c'è la relazione finale della polizia Scientifica che scagiona definitivamente Alexandru Isztoika Loyos, 20 anni, e Karol Racz, 36. Anche i prelievi effettuati sui mozziconi delle sigarette fumate dai violentatori e sui fazzolettini usati dopo la brutale aggressione smentiscono la tesi dell'accusa. Il profilo genetico ricavato dagli esperti effettuando queste analisi è uguale a quello rilevato sui tamponi prelevati alla vittima che è già risultato differente da quelli degli indagati. E dunque non ci può essere alcun dubbio: non sono stati i due romeni arrestati il 17 febbraio a violentare la ragazzina di 15 anni e a picchiare il suo fidanzato. Lunedì prossimo i due indagati dovranno comparire di fronte al tribunale del Riesame, ma è possibile che prima di quella data la stessa procura di Roma decida di chiederne la scarcerazione. In ogni caso il magistrato dovrà mettere a disposizione dei giudici e dei difensori l'esito dei test biologici effettuati, visto che la legge impone la presentazione di tutte le prove a discarico. Alla biologa Carla Vecchiotti, che spesso collabora con la questura, è stato affidato il compito di «rileggere» i dati già acquisiti. Nessun nuovo prelievo potrà essere effettuato, la consulente si limiterà a verificare le comparazioni per un esito che appare ormai scontato.

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Sbirri a funghi

Non combacia il Dna e anche l'esito delle verifiche sulle impronte digitali conferma l'estraneità dei due. Si tratta di alcuni frammenti rilevati sulle schede telefoniche che sono stati comparati con le tracce lasciate dalle dita dei due e hanno consentito di escludere qualsiasi grado di compatibilità, come gli esperti della Scientifica hanno spiegato al magistrato. Frana dunque l'impianto accusatorio, l'indagine affidata alla squadra mobile deve ripartire da zero. Nonostante il riconoscimento in foto da parte della vittima di Alexandru Loyos e la confessione poi ritrattata del giovane, difeso dall'avvocato Giancarlo Di Rosa. La convinzione degli investigatori, ricavata grazie ad un esame accurato del cromosoma «Y» estratto dal Dna, è che bisogna ricominciare a cercare nella comunità romena. Attraverso l'analisi di questo particolare componente si può infatti ricavare l'etnia del profilo genetico e in questo caso il risultato raggiunto conferma che la nazionalità è proprio quella. Ma oltre, al momento, non si riesce ad andare perché i dati relativi ai due Dna non compaiono in alcuna banca dati e dunque si tratterebbe di persone mai finite sotto inchiesta. Per cercare i colpevoli si riesaminano gli identikit tracciati con le descrizioni fornite dalla ragazzina e dal suo fidanzato. Immagini che non sembrano avere alcuna somiglianza con i due arrestati. In particolare quello attribuito a Racz. «Basta guardarlo — dichiara l'avvocato Lorenzo La Marca che ieri ha potuto visionare il fascicolo processuale — per rendersi conto dell'errore».

Disegna il volto di un ragazzo tra i 20 e i 25 anni, con una folta frangia a coprire la fronte. L'uomo finito in carcere è invece completamente stempiato ed è escluso che si sia tagliato i capelli dopo il 14 febbraio visto che nei giorni precedenti fu ripreso in alcuni filmati della polizia che controllava l'accampamento dove viveva, ed era identico al momento dell'arresto. «Inoltre — chiarisce il legale — la vittima ha parlato di un giovane alto circa un metro e 75 mentre il mio assistito non raggiunge il metro e 55». Durante l'interrogatorio seguito alla violenza, alla giovane furono mostrate dodici foto. Lei indicò anche un altro romeno, risultato poi estraneo alla vicenda. Il quadro emerso complica la ricerca della verità sulla violenza sessuale avvenuta il 21 gennaio a Primavalle, quando una donna di 41 anni raccontò di essere stata aggredita alla fermata dell'autobus e stuprata da due uomini.

semi-fonte

A breve un gruppo su Facebook in cui fans di Studio Aperto screditeranno gli esami del DNA, accusando gli scienziati di eresia e inneggiando anche al loro linciaggio.

RICORDA SEMPRE IL 12 NOVEMBRE [semi cit.]

Ricordo sempre l'11 settembre dei poveri, quando finalmente, mediaticamente parlando, gli Iraqeni i terroristi di Al Qaeda ci regalarano delle bare su cui piangere lacrime da coccodrillo.
Ricordo anche come secondo gli pseudo moralisti subire un attacco durante una guerra sembrava una cosa del tutto imprevedibile nonchè "vigliacca".
Ah, gli pseudo moralisti, così indegnati per gesti così deplorevoli. Loro erano a fianco di chi percorreva l'Italia vestendosi col Tricolore.
E che dire poi dei comunistacci che cantavano "10, 100, 100, Nassirya"?
Non che me ne freghi molto, anzi, ma fu bizzarro come nessun telegiornale sottolineò che quello slogan fu cantato da un pugno di ragazzi in mezzo ad un corteo di migliaia di persone.
Divenne il nuovo scandalo, l'ennesima offesa irrispettosa nei confronti di che per noi era morto per la Democrazia.

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Purtroppo per loro non c'era ancora Facebook.

In quei giorni c'era chi tra i pianti azzardava a schierarsi contro un'evidente missione di protezione ai pozzi petroliferi targati ENI, palesemente mascherata da guerra al terrorismo.
Tutti denigrati come antipatrioti comunisti filoterroristi.
Passano gli anni e apprendo oggi che il nostro ministro Claudio Scajola è in viaggio proprio a Nassirya per trattare gli appalti su alcuni pozzi di petrolio presenti nella provincia e pare che l'ENI sia già in pole position.
LOL!

ps= cerco collaboratori per avventure Nerd sul blog, fatevi avanti. (no homo)

3 marzo 2009